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Basilica di San Petronio | Arduino degli Arriguzzi - Basilica di San Petronio
Attivo a Bologna sul finire del 1400, Arduino degli Arriguzzi, dopo la morte di Antonio di Vincenzo, fu incaricato della progettazione della basilica.
Arduino degli Arriguzzi
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ARDUINO DEGLI ARRIGUZZI

 


 

 

Attivo a Bologna sul finire del 1400, Arduino degli Arriguzzi ha legato il suo nome a San Petronio nel secolo successivo. Dopo la morte di Antonio di Vincenzo, architetto incaricato della progettazione della basilica, i lavori furono infatti affidati a lui, architetto e scultore molto attivo a Bologna. Fu lui, nel 1514, a ideare un nuovo e faraonico progetto di completamento della basilica, il cui modellino in legno è ancora conservato nel Museo di San Petronio.

 

Arriguzzi ipotizzò una struttura a croce latina, della quale la parte costruita sarebbe stata il braccio maggiore. In più erano previsti quattro campanili e una cupola all’incrocio dei bracci, di proporzioni simili a quella del Brunelleschi a Firenze.

 

Del desiderio di Arriguzzi e non se ne fece niente e il suo progetto tornò ad essere quello che è in effetti: un’esercitazione di scuola e un sogno di grandezza sproporzionato alle possibilità della città. Certo è che se quel progetto arriguzziano fosse stato eseguito, probabilmente parleremmo oggi di San Petronio come la chiesa più grande del mondo con 224 metri in lunghezza e 150 in larghezza.

 

Non solo, il rapporto tra Arduino degli Arriguzzi e la basilica di San Petronio comprende anche un altro lavoro a lui commissionato. Nel 1518 all’architetto venne affidata la costruzione delle porte minori della chiesa, progettate da Domenico da Varignana. Incarico che gli fece attirare molte critiche per via del suo progetto, evidentemente mai apprezzato, tanto che poco dopo il compito passò al suo collega Ercole Seccadenari.

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