L’INCORONAZIONE DI CARLO V

L’incompleta San Petronio ha ospitato anche un evento entrato nei libri di storia: l’incoronazione di Carlo V a imperatore del Sacro Romano Impero da parte di papa Clemente VII. Era il 24 febbraio 1530.

Perché proprio Bologna? Perché a Roma pochi anni prima, nel 1527, c’era stato il Sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi. La città felsinea, inoltre, era la seconda per importanza dello Stato Pontificio e, dettaglio non di poco conto, lo spazio che avrebbe fatto da sfondo alla cerimonia era stimato per imponenza e bellezza.

Fu così che la basilica incompleta (allora mancava addirittura una volta) venne addobbata a festa. All’interno furono costruite finte architetture che imitavano marmi e pietre preziose e la città fu decorata per l’occasione con veli tesi tra le case, statue e fontane che gettavano vino. Venne fatto costruire anche un pontile in legno che collegava direttamente gli appartamenti regali con San Petronio e la piazza.

Due giorni prima del grande evento nella basilica, Bologna ha fatto da sfondo a un’altra incoronazione di Carlo V, quella a Re d’Italia, avvenuta il 22 febbraio nel palazzo comunale, oggi Palazzo d’Accursio. Purtroppo però quest’evento lasciò il comune di Bologna anche con l’amaro in bocca: infatti Carlo V aveva promesso di far costruire e affrescare nella basilica una cappella con le scene della sua incoronazione. Promessa che però non fu mantenuta e vani furono i tentativi di convincere anche suo figlio Filippo II.