Polittico Griffoni


Nella basilica di San Petronio c’è un’opera con una storia particolare. Il Polittico Griffoni viene realizzato da Francesco del Cossa e dal suo delfino Ettore de’ Roberti per conto della famiglia Griffoni tra il 1470 e il 1473. La commissione originale prevedeva la realizzazione di una pala d’altare da collocare all’interno della sesta cappella a sinistra, posseduta dai Griffoni che, in accordo con i Domenicani, vollero dedicarla al neo-canonizzato Vincenzo Ferrer. Il Cossa riservò infatti a quest’ultimo lo scomparto più importante dell’intera opera con un’altezza di circa un metro e mezzo e una larghezza di sessanta centimetri.
Le altre parti del dipinto a tempera su tavola vennero riservate a diversi santi tra cui San Pietro, San Giovanni Battista, San Floriano e Santa Lucia. Il giovane Roberti, invece, si occupò in prima persona solo delle predelle e dei santi sui pilastrini.
La straordinarietà dell’opera è data dallo smembramento a cui il dipinto fu costretto nel 1730, per volontà del cardinale Pompeo Aldrovandi. I singoli pezzi sono così finiti nei musei di diversi continenti, rendendo vano ogni tentativo di riunire l’opera. Attualmente il dipinto di Ferrer è conservato alla National Gallery di Londra, mentre le altre parti si trovano nella Pinacoteca di Brera e nella Washington National Gallery.