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Basilica di San Petronio | Jacopo della Quercia - Basilica di San Petronio
Jacopo della Quercia è un classico esempio di genio e sregolatezza, egli fu apprezzato da Michelangelo. Opera di grande rilievo è la Porta Magna.
Jacopo della Quercia
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JACOPO DELLA QUERCIA

 

 

 

Jacopo della Quercia è sicuramente un classico esempio di genio e sregolatezza: se da un lato lo stile innovativo e le sue opere lo portarono ad essere apprezzato da un artista del calibro di Michelangelo, dall’altro i suoi problemi a rispettare le consegne, la sua indole rissosa e irrequieta lo portarono a non esprimere pienamente il suo potenziale.

 

Della Quercia nacque a Siena attorno al 1374, figlio di un orafo, crebbe a stretto contatto con numerosi artisti da cui apprese l’arte dello scolpire i vari materiali. Nel 1387 si traferì a Lucca con la famiglia, dalla quale sarà presto bandito per aver picchiato un cittadino lucchese. Si rifugiò a Firenze, dove partecipò al concorso per la seconda porta del battistero. In quegli anni lo scultore continuava a spostarsi da una città all’altra in cerca di incarichi, tanto che la prima opera riconducibile a lui si trova nel duomo di Ferrara ed è la Madonna della Melagrana, alla quale lavorò a partire dal 1403. Negli anni successivi scolpì molte opere dividendosi tra Firenze, Lucca, Siena e San Giminiano, fino ad arrivare a Bologna nel 1425, per scolpire quella che sarebbe dovuta essere, e in parte lo è, il punto più alto della sua carriera: la Porta Magna di San Petronio.

 

Il suo stile era fresco e moderno per l’epoca, univa il classico al gotico internazionale, una fusione dovuta forse anche al suo continuo spostarsi. Il comune di Siena tentò di legarlo a sé, sia per avere un artista di spicco, sia per far sì che le sue opere fossero completate più velocemente. Ma Jacopo continuò il suo peregrinare, lasciando molte opere incomplete alla sua morte, nel 1438.

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