I CONCORSI


Quello dell’Ottocento fu un secolo molto proficuo per la basilica, apice di uno splendore iniziato in età barocca, quando al già ingente patrimonio artistico si accompagnò la ristrutturazione di varie cappelle, con l’intervento, nel Settecento, dei due maggiori architetti bolognesi del tempo, Carlo Francesco Dotti e Alfonso Torreggiani. Ma il diciannovesimo secolo è stato anche il periodo in cui si ripresentò la volontà di completare la facciata della basilica.
Nel 1887, dopo diversi progetti in stile neogotico, elaborati tra il ’47 e il ‘58, si varò un concorso ufficiale proprio per terminare ciò che fino a quel momento era rimasto incompiuto. Il progetto fu presentato in pompa magna, ma non portò alla scelta di nessuno dei candidati, spegnendo sul nascere, di fatto, i propositi di completamento della basilica.
Anche nel Novecento, con il nuovo concorso del 1933, si riaccese il desiderio mai sopito, stavolta proponendo addirittura l’idea della ricostruzione in forme nuove della facciata di San Petronio. Tentativo però, come quello precedente, risoltosi con un nulla di fatto.