DONATELLO E LA PORTA MAGNA


La decorazione della Porta Magna, iniziata nel 1425 da Jacopo Della Quercia, è considerata all’unanimità il capolavoro assoluto dello scultore senese. Un lavoro talmente ben fatto e impeccabile da influenzare non poco, nella futura composizione della Cappella Sistina, un giovane ed entusiasta Michelangelo, giunto fino a Bologna per studiare da vicino lo straordinario lavoro.
C’è anche un altro importante artista che in qualche modo è entrato in contatto con la celebre “Maledetta Porta”: Donatello. Della Quercia conosce il pittore fiorentino a Siena, durante la realizzazione del fonte battesimale del Battistero di San Giovanni. In quell’occasione rimane colpito dalle sue opere e ne prende spunto per le formelle della porta di San Petronio. Lo scultore senese conserva il suo tradizionale stile per il portale centrale, con formelle dedicate alle storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, ma si possono notare, qua e là, alcuni richiami all’arte di Donatello, come l’importanza data allo sfondo e le espressioni dei personaggi raffigurati.