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Basilica di San Petronio | Amico Aspertini - Basilica di San Petronio
Aspertini è un'artista bolognese di grande spicco, nasce nel 1473. Opera famosa in San Petronio è il David scolpito nel sottarco della Porta Magna, 1510.
Amico Aspertini
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AMICO ASPERTINI

 


 

 

All’interno e all’esterno della basilica di San Petronio ci sono le tracce di un artista bolognese: Amico Aspertini. Il pittore nasce nella città emiliana tra il 1473 e il 1475 e muove i primi passi come artista nella bottega del padre Giovanni Antonio. Le prime testimonianze del suo lavoro a Bologna risalgono al 1503 e in breve tempo conquista la fiducia delle più prestigiose famiglie della città.

 

Nel 1504 realizza la Pala del Tirocinio per la Chiesa dei Santi Girolamo ed Eustachio e dalla fine del 1505 partecipa al ciclo di affreschi con Storie di Santa Cecilia nell’oratorio dedicato alla Santa, sotto commissione della famiglia Bentivoglio. Dopo la cacciata dei Bentivoglio, si trasferisce per un breve periodo a Lucca, ma già dal 1510 troviamo testimonianze della lunga collaborazione che prestò alla Fabbriceria di San Petronio.

 

A questa data risale il David scolpito nel sottarco della Porta Magna, con il suo panneggio mosso e vibrante, il suo espandersi oltre la cornice, decorata da mostri e cavallucci marini. Per le porte minori, invece, realizza nel 1524 il rilievo raffigurante il “Seppellimento della moglie di Giacobbe”, di cui colpisce il pathos violento e drammatico. La stessa intensità emotiva la ritroviamo nella “Deposizione di Cristo”, scolpito per la lunetta della porta di destra, dove i volti di Cristo e Nicodemo sono deformati dalla sofferenza e dal dolore.

 

All’interno della basilica si può ancora ammirare la “Pietà tra Santi”, voluta dalla famiglia Marsili per la cappella di famiglia, dedicata a Sant’Ambrogio. L’affresco della Resurrezione di Cristo per la Cappella della Madonna della Pace è invece stato perduto. Amico Aspertini ha anche dipinto, nel 1531, quattro storie della vita di San Petronio sulle fiancate della cassa di contenimento dell’organo costruito da Lorenzo da Prato.

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