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Basilica di San Petronio | XX Cappella di Sant'Ambrogio - Basilica di San Petronio
Il nome della cappella di Sant'Ambrogio deriva dalla chiesa parrocchiale del palazzo del Comune e venne abbattuta per far spazio alla basilica petroniana.
Cappella di Sant'Ambrogio
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IN RESTAURO


 

XX. Cappella di S. Ambrogio

 

Il nome della cappella, di proprietà della famiglia Marsigli, deriva da quello della chiesa parrocchiale che sorgeva presso l’antico palazzo del Comune e che venne abbattuta per far spazio alla basilica petroniana.

 

Sopra l’altare vi è un polittico a fresco, un’opera lombarda attribuita a Jacopo di Cristoforo Moretti (c. 1474),con S. Ambrogio, due Santi guerrieri (forse Procolo e Floriano),la Pietà, l’Annunciazione, e la resurrezione nella guglia centrale.

L’affresco, riscoperto nei primi anni del XX secolo durante i lavori di restauro, è stato recentemente strappato, sotto cui è stata scoperta la presenza di una sinopia, in seguito trasportata nella Pinacoteca Nazionale (una seconda sinopia, ridipinta, si trova presso la chiesa bolognese di San Severino).

 

Il paliotto, in velluto rosso contro tagliato su fondo oro, è del XVI secolo, mentre la vetrata del rosone con la figura di S. Ambrogio, è della fine del secolo XV e si deve ad un maestro prossimo a Lorenzo Costa.

Le pareti laterali della cappella mostrano due memorie: di Cesare Marsili (1683) a sinistra e, nel lato opposto, quella di Cornelio Marsili (1543) col mensolone formigianesco.

 

Sul pilastro della navata centrale si trova un affresco raffigurante Sant’Antonio abate con l’offerente, attribuibile ad un maestro affine a Pietro Lianori, forse Benedetto Boccadilupo (1393 circa).

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