
XVIII. Cappella di San Lorenzo
La cappella di proprietà della famiglia Garganelli in precedenza, poi Ratta e infine della Fabbrica; venne ristrutturata nel 1908, quando fu riaperto il finestrone e vennero posti sopra l’altare un busto di San Lorenzo, allora eseguito da Giuseppe Romagnoli, e “l’orribile” tela di Amico Aspertini (1519), la “Pietà” fra i santi Marco, Agostino, Giovanni evangelista ed Antonio Abate.
La pala, giudicata dalla critica seicentesca “uno spegazzo”, cioè uno sgorbio per l’esecuzione abbreviata e sbrigativa, è stata invece rivalutata dalla critica moderna per la sua drammatica potenza e per la sua incredibile espressività.
L’ancona in legno dorato è in stile rinascimentale anche se in realtà è moderna; il paliotto, in bazzana bulinata e dipinta, è della fine del XVII secolo.
Sulla parete di sinistra si trova il pregevole Crocifisso ligneo del 1462, già nel monastero del Corpus Domini di Bologna; sulla destra in alto, si trova appesa la grande pala rappresentante i santi Erasmo e Lorenzo martiri, di Jacopo Alessandro Calvi detto il Sordino (1795 circa) per l’altare di questa stessa cappella, su cui rimase sino al 1908.
Il sottostante busto marmoreo di mons. Giuseppe Bedetti è opera di Federico Monti(1890).Sul vicino pilastro della navata maggiore, la figura al naturale di un santo vescovo venne affrescata da Giovanni da Modena, contemporaneamente ai lavori nella cappella dei Re Magi (1415-20).
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