
XVI. Cappella dell’Immacolata
La cappella dell’Immacolata, già Fantuzzi poi della Fabbrica, completamente moderna (1914-1951), contiene la più recente impresa decorativa di grande respiro condotta con unità di stile nella basilica.
Tutto ciò che si trova al suo interno venne infatti ideato e in gran parte eseguito dal pittore Achille Casanova, attorno alla più antica statua della Madonna Immacolata opera di Agostino Corsini (1725) proveniente dalla basilica di San Francesco.
La cancellata venne eseguita da Armando Casadio nel 1929.
L’ancona e le decorazioni architettoniche in cotto che racchiudono i dipinti lungo le pareti vennero modellate da Angelo Viaro e le tarsie nel postergale furono eseguite dal Bega sempre nel 1929, anno dell’inaugurazione ufficiale della cappella.
Il paliotto in stucco dorato venne plasmato da Oliviero Francia con le raffigurazioni del paradiso terrestre e dei quattro fiumi sacri (1929) e il suggestivo pavimento, un vero prato fiorito, fu eseguito dalla fabbrica Chini di San Lorenzo di Mugello, nel 1918.
Achille Casanova fornì pure i cartoni per tutte le grandi figure dipinte entro le corniciature lungo le pareti della cappella, ma poi, per il lungo protrarsi dei lavori, nonché per terminare l’esecuzione, furono eseguite da Renato Pasqui nel 1951.
La vetrata venne realizzata nel 1951, dopo la morte del Casanova (1948), ma sempre su suo disegno.
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