UNA BASILICA PER IL POPOLO
Un luogo voluto dal popolo e da Bologna per ricordare un santo caro alla città. La basilica di San Petronio venne costruita non per diventare cattedrale, posizione che ha sempre avuto San Pietro, ma per tramandare il culto del patrono bolognese.
La prima proposta di erigere una chiesa a lui dedicata fu avanzata nel 1307, quando il culto del santo si intensificò dopo alcune guarigioni vicino al suo sepolcro in Santo Stefano. Purtroppo la situazione politica bolognese all’inizio del ‘300 era piuttosto complicata. Solo nel 1376, col formarsi del governo del popolo e delle arti, la situazione si tranquillizzò: Bologna era fuori da guerre e lontana dal declino che attraversava il potere papale. Così si tornò a parlare dell’idea di un luogo specifico per il culto del santo.
San Petronio è sempre stato profondamente legato a Bologna, che contribuì a far rinascere dopo un periodo buio. Così, in un periodo di luce dopo tempi incerti, con un governo popolare e profondamente legato alla città, si pensò di usare la costruzione della basilica come mezzo per legare ancor più il santo, e Bologna stessa, al popolo sovrano.
Il Comune si appropriava così del culto del santo, ma non delle sue reliquie. Per molto tempo infatti i resti del patrono sono dovuti rimanere lontani dalla basilica. Il capo di San Petronio infatti è stato conservato in Santo Stefano fino al 1743, mentre il corpo del santo è arrivato nella basilica solo nel 2000.