LE CAPPELLE DELLA BASILICA
Se considerassimo la basilica come un grande museo, le cappelle sarebbero le sue sale, piene di opere artistiche, esposte nel migliore dei modi e realizzate dai più grandi artisti. Ma fin troppo spesso ci si dimentica del loro lato economico-sociale. Le 22 cappelle, che si suddividono equamente in entrambe le navate, appartengono infatti a diverse famiglie bolognesi più o meno influenti nel panorama politico, economico e religioso del tempo.
Fin dalla posa della prima pietra, il diritto di giuspatronato viene concesso alle sfere sociali più alte della città. C’è chi ne ha acquistata una per ribadire il potere della propria famiglia, chi come rivincita davanti alla città, chi ancora per assicurarsi una memoria futura.
La prima cappella a essere acquistata e quindi commissionata è stata la prima di sinistra, nella quale il Consiglio generale dei Seicento fece iscrivere gli stemmi dei Dieci di Balia, facendola dedicare a san Giorgio. È importante ricordare inoltre la presenza, tra i proprietari delle cappelle, di famiglie molto importanti come i Bolognini, i Cospi e gli storici Aldrovandi.