L’ARCHIGINNASIO
Le condizioni politiche di Bologna cambiano drasticamente nel 1506, dopo l’arrivo del dominio ecclesiastico in città. Se a questo si aggiunge un progetto di elevata difficoltà con un dispendio economico molto alto, si può facilmente capire come la basilica di San Petronio sia rimasta incompiuta.
Nel 1562 papa Pio IV ordina la ristrutturazione dell’intera area di piazza Maggiore e la conseguente costruzione dell’Archiginnasio, che sorse proprio nell’area destinata al braccio orientale del transetto della basilica. La curia papale era infatti preoccupata da un progetto che, se portato a termine, avrebbe fatto costruire un edificio addirittura più grande di San Pietro a Roma. Così, nonostante le proteste della cittadinanza e il parere contrario del Senato di Bologna, San Petronio rimane di fatto incompiuta e l’inaugurazione dell’Archiginnasio, nuova sede dell’Università degli studi, avviene nel 1563.
L’Archiginnasio rimane sede dello studium bolognese fino al 1803. Dalla metà del secolo ospita la Biblioteca comunale, la più grande dell’Emilia-Romagna, restando comunque uno degli edifici più significativi dell’intera città.