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Basilica di San Petronio | Cappella di Sant'Ivo - Basilica di San Petronio
La cappella di Sant'Ivo è caratteristica per lo stile tardo barocco. Tra le opere c’è la“Madonna di S. Luca e santi Emidio e Ivo” di Gaetano Gandolfi.
Cappella di Sant'Ivo
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CAPPELLA DI SANT’IVO

 

 

 

Schiacciata tra le reliquie di San Petronio e gli affreschi di Giovanni da Modena, la cappella di Sant’Ivo è la terza delle 22 totali. Si trova sulla sinistra, tra lo spazio dedicato al santo e la cappella Bolognini.

 

Caratteristica di questa cappella, appartenente prima ai Foscarari, poi alla Fabbriceria e in passato dedicata a Santa Brigida, è lo stile tardo barocco, grazie sopratutto all’architetto Carlo Francesco Dotti. Tra le opere ospitate c’è la “Madonna di S. Luca e santi Emidio e Ivo” di Gaetano Gandolfi, che assieme al fratello Ubaldo è stato un grande esponente della pittura bolognese nella seconda metà del Settecento. Il quadro rappresenta Sant’Emidio, patrono dei terremoti, che prega un’icona della Beata Vergine di San Luca, portata da due angeli, affinché protegga Bologna, che si vede sullo sfondo, da tutti i terremoti. Di un altro artista bolognese, Alessandro Tiarini, è invece l’altra grande opera della cappella: “L’apparizione della Madonna a S. Francesca Romana”. Francesca era una nobildonna romana, che agli inizi del Quattrocento fondò una congregazione e dedicò tutta la sua vita ai poveri.

 

Tra la cappella di Sant’Ivo e la Bolognini c’è un affresco di Giovanni da Modena, un grande dipinto raffigurante San Cristoforo con l’annunciazione dell’immacolata concezione della Vergine nei tondi sovrastanti. Ultima curiosità di questo spazio sono i due orologi, costruiti nel 1758 da Domenico Maria e Cristino Fornasini, che indicano il tempo medio e il tempo solare.

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