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Basilica di San Petronio | Andrea da Faenza - Basilica di San Petronio
Nei documenti dell’epoca, viene nominato dell’ordine dei Servi, Andrea da Faenza, egli avrebbe supervisionato il lavoro della costruzione della basilica.
Andrea da Faenza
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ANDREA DA FAENZA

 


 

 

Nel 1390 il piano di costruzione della basilica stava entrando nel vivo: era iniziata la raccolta fondi, erano cominciati i primi espropri del quartiere dove sarebbe sorto l’edificio e si era nominato un architetto: Antonio di Vincenzo. Però nei documenti, scritti in latino, dell’epoca viene nominato un certo frate Andrea, dell’ordine dei Servi, che avrebbe supervisionato il lavoro, con diritti di veto e approvazione su di esso.

 

Il frate servita in questione è Andrea Da Faenza, un uomo di fiducia del governo popolare, benchè fosse devoto anche allo stato pontificio. Ma, cosa più importante di tutte, era un esperto d’architettura, avendo già collaborato nella costruzione di alcune chiese del suo ordine, tra cui Santa Maria dei Servi a Bologna.

 

Si è a lungo discusso su quale sia stato effettivamente il ruolo del frate nel progetto. Il suo contributo probabilmente può essere diviso in tre fasi: Antonio di Vincenzo fece un primo disegno, Andrea da Faenza contribuì con consigli, anche tecnici, nel passaggio da disegno a modello e infine di Vincenzo aggiunse alcuni miglioramenti nella fase di realizzazione. Il rapporto tra i due era di grande stima e collaborazione: infatti Andrea da Faenza si espose con i fabbriceri per lodare il modello dell’architetto, risultato più bello del previsto e quindi meritevole di una paga maggiore.

 

Purtroppo Andrea Da Faenza morì nel 1396, seguito pochi anni dopo, nel 1402, da Antonio di Vincenzo, non vedendo realizzato il loro progetto.

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